San Sommano

Luogo suggestivo e particolare, una strada che si inerpica a metà costa tra il castello posto in alto e via Roma. Probabilmente un antico sentiero o strada del vecchio centro storico che partendo da piazza XX settembre, tagliava via Roma per diventare via Netto ( oppure Onnetto in alcune fonti documentarie) e ridiscendere verso l’attuale ponte S. Giacomo da un lato e dall’altro continuare verso il convento francescano (via Curti / Madonnella). Difficile collegare il toponimo con quello dell’antica divinità etrusco/romana Summano romana assimilata in qualche modo a Giove come dio della folgore notturna (Giove era il dio dei fulmini diurni). Nell’elenco dei santi cattolici non compare un San Summano o San Sommano. E’ possibile che l’etimo sia da ricercarsi in un aggettivo in –anus, applicato a summa. Il significato sarà, alludendo alla collocazione dell’insediamento abitativo, “ appartenente alla sommità” Fu certamente una zona posta a difesa del borgo antico, con le sue porte, di cui abbiamo testimonianza nel toponimo “Antica porta Jacerone di Santo Sommano” attestato in vari documenti del XVII e XIX secolo. Sempre nel settecento la zona, piccola in verità, doveva essere una specie di zona residenziale. Lo testimoniano alcune abitazioni ancora esistenti e i documenti dell’archivio parrocchiale che attestano l’ esistenza di varie famiglie benestanti, soprattutto medici
Murillo Sud

Il toponimo e di trasparente significato. E’ uno dei luoghi più suggestivi del paese, dove la natura è ancora padrona, lungo il torrente, poco prima che le sue acque si nascondano sotto le case per dare vita a quella piazza che chiamiamo comunemente “Capofiume”, mentre ufficialmente il suo nome è Piazza XX settembre ( per ricordare il giorno della breccia di Porta Pia e dell’annessione di Roma all’Italia , uno dei toponimi risorgimentali del nostro paese insieme a via Cavour , via Garibaldi, corso Vittorio Emanuele). Dopo la strettoia fra due “muri” la strada si apre al torrente con sulla destra la condotta di acqua per il mulino, a sinistra le mura del castello.
Santuario Regina della Pace

Un tempo era una semplice cappella, collocata in un container. Negli anni novanta, per opera del compianto Don Ugo della Camera, divenne Santuario cittadino dedicato a Maria Regina della Pace.
E' un punto di riferimento per la popolazione di Contrada Torretiello ed è legato alla tradizionale manifestazione di fine agosto dedicata alla Madonna.
Murillo Nord

Il toponimo e di trasparente significato. E’ uno dei luoghi più suggestivi del paese, dove la natura è ancora padrona, lungo il torrente, poco prima che le sue acque si nascondano sotto le case per dare vita a quella piazza che chiamiamo comunemente “Capofiume”, mentre ufficialmente il suo nome è Piazza XX settembre ( per ricordare il giorno della breccia di Porta Pia e dell’annessione di Roma all’Italia , uno dei toponimi risorgimentali del nostro paese insieme a via Cavour , via Garibaldi, corso Vittorio Emanuele). Dopo la strettoia fra due “muri” la strada si apre al torrente con sulla destra la condotta di acqua per il mulino, a sinistra le mura del castello.
Alle vostre spalle un tempo c'era il mulino Pisaniello. Il mulino raccoglieva l'acqua direttamente dal torrente caudino che scorre sotto di esso. Superando l'arco nella stradina a sinistra si può notare il torrente e di fronte si possono vedere ancora i resti dei vecchi canali che portavano l'acqua al mulino.
Eco di Tumpannone

La nostra gente si è sempre fermata qui, in particolare al ritorno dal lavoro in montagna. Il rito prevedeva una forte chiamata: “Tumpannò” “e’ fatte e’ pizzepalumme?”.