Il Palazzo Ducale sorge probabilmente intorno al 1600 con un impianto molto diverso da quello attuale come dimostrano alcune carte contenute in una platea del 1711. Nell’inventario il Palazzo è descritto come un lungo corpo in linea con la via pubblica provvisto di alta torre a base pressoché quadrata di cui rimangono alcuni resti. Verso il territorio di Malepersona (sotto al palazzo) si trova la cantina, dove si riponeva il vino proveniente dalla vigna. Probabilmente i lavori di demolizione e di ricostruzione, che poi hanno portato all’attuale configurazione del Palazzo, furono fatti nell’800 quando la costruzione divenne abitazione della famiglia, secondo il costume dell’epoca di spostarsi più a valle. Attualmente l'ingresso principale, sormontato dallo stemma di famiglia, conduce, tramite un lungo androne, al suggestivo cortile - giardino con peschiera centrale, arricchito con rare piante ornamentali. Sulla sinistra un’ampia scala, preceduta da un portico a due arcate, conduce al piano nobile dell’abitazione. A destra della scala vi è la lapide del 1695, sulla quale sono segnati i dazi che la famiglia percepiva per il mantenimento e la sorveglianza della vicina Via Appia.
Una curiosità: La lapide stabiliva che nessun diritto era da esigersi per le robe d’uso proprio e di famiglia, nulla per le robe che erano portate a spalla, nulla per le robe di “scasatura di casa”: ugualmente erano privilegiate le meretrici.