Dimora di Carlo del Balzo (San Martino Valle Caudina, 31 marzo 1853 – 25 aprile 1908) scrittore, politico e letterato italiano, protagonista poliedrico del naturalismo italiano.
Del Balzo fu uno scrittore verista, impegnato nella costruzione di un ciclo, quello dei Deviati. Pur non raggiungendo i livelli artistici di grandi autori contemporanei (come Verga e la Serao) è certamente una figura interessante soprattutto per la ricchezza della dimensione narrativa, i cui debiti sono riconoscibili nei riguardi dell'estetica desanctisiana e di quella zoliana.
La sua opera forse più riuscita, il romanzo "Le Ostriche" (1901) ne quale allude ai parlamentari cosiddetti ministeriali, attaccati come le ostriche al governo per ottenerne la rielezione attraverso la distribuzione clientelare del potere.
In Napoli e i Napoletani seppe denunciare la decadenza ed il fenomeno camorristico, oltre all'influenza di questo sulle liste elettorali anche nel governo locale.La biblioteca di Carlo Del Balzo, costituita da circa 8000 tra libri e documenti personali, fu donata nel 1923 dalla figlia Anna alla Biblioteca "Scipione e Giulio Capone" di Avellino, che volle, in questo modo, onore la memoria del padre. Questa struttura è stata per anni la sede della Scuola Media "Carlo del Balzo".